5 pensieri riguardo “in girum imus nocte, ecce et consumimur igni”

  1. mio padre me l’ha raccontata così: in u monastero alcuni monaci decisero di fare un concorso a chi avesse inventato la frase palindroma più lunga: uno di loro fece un patto col diavolo, gli vendette la sua anima e vinse con la frase in girum imus nocte et consumimur igni (cioè i diavoli)

  2. è IL DESTINO DELLE FALENE, VOLARE INTORNO ALLA LUCE O ALLA FIAMMA FINO A CONSUMARSI…è L’EFFIMERO, COME DECLAMAVA MORRISON, ARDERE IN UNA GRANDE FIAMMATA ANZICHè VIVERE COME IL LUMICINO DI UNA CANDELA

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